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Emilia-Romagna

Una rete di donne contro lo sfruttamento in vista dei Mondiali in Sud Africa

Il Women and Law in Southern Africa denuncia la tratta delle schiave del sesso a margine delle grandi manifestazioni sportive.

Terezinha Da Silva nel corso dell'incontro con gli studenti ferraresidi Nicola Alessandrini


FERRARA - Nella mattinata di giovedì 18 novembre si è svolto, presso la sala conferenze del Liceo Sociale Giuseppe Carducci di Ferrara, un incontro con Terezinha Da Silva, rappresentante dell'organizzazione mozambicana Women and Law in Southern Africa (Wlsa). Hanno partecipato all'iniziativa gli studenti delle classi ad indirizzo sportivo del Carducci e del Liceo Scientifico Roiti. Il tema dell'incontro, infatti, interessa anche il mondo dello sport: il fenomeno della tratta sessuale delle donne subisce un forte incremento durante i grandi eventi sportivi pur rimanendo all'ombra dei riflettori. Il prossimo evento nel mirino della criminalità organizzata, per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale, sono i Mondiali di calcio del 2010 in Sud Africa.

L'intervento di Terezinha Da Silva si è concentrato sulle fasi della tratta: reclutamento, trasporto, trasferimento e accoglienza che rappresentano un fenomeno trans-nazionale. È quindi necessaria una lotta che sappia travalicare le frontiere. La Wlsa è impegnata in una campagna che ha lo scopo di prevenire e combattere il fenomeno diffondendo la consapevolezza di quanto accade anche nelle nostre città. Questo è possibile solo attraverso una collaborazione che sappia coinvolgere il maggior numero possibile di associazioni ed organizzazioni nei diversi paesi del mondo.

"Stiamo lavorando affinché tutti i paesi - ha affermato Terezinha - si dotino di una legge contro la tratta sessuale delle donne. Per una donna è difficile denunciare quanto accade, pertanto è necessario fare tutto il possibile per sostenerle". Il secondo intervento è stato quello di Giovanna De Simone del Centro Donna e Giustizia di Ferrara che ha presentato i dati allarmanti del fenomeno all'interno della nostra realtà. "Il progetto 'Luna Blu/unità di strada' - ha spiegato la De Simone - si rivolge a donne e transessuali che si prostituiscono a Ferrara ed ha l'obiettivo di tutelarne la salute ed i diritti e di monitorare il fenomeno nella nostra città".

Chiudono la conferenza le parole di Terezinha: "Pensiamo che i giovani siano coloro che devono cambiare le ingiustizie di questo mondo. Dobbiamo ringraziare le persone come Giovanna che da anni si  occupano di questi  problemi e che, quotidianamente, tornano a casa con un profondo senso di disillusione". Alle 11.30 si è tenuto, inoltre, un incontro istituzionale presso la sede dell'assessorato alla Cultura e Turismo con le istituzioni e la stampa locale. Il vicesindaco ferrarese Maisto ha sottolineato il ruolo strategico giocato dalle associazioni ferraresi, la cui proficua collaborazione ha permesso di dar voce ad un problema che non sempre riscontra la dovuta attenzione. L'iniziativa è stata promossa dal Comitato Uisp di Ferrara in collaborazione con Arci Ferrara, Unione Donne Italiane e Centro Donna e Giustizia, Assessorato alle Politiche per la Pace, Solidarietà e Cooperazione del Comune di Ferrara e con il patrocinio del Comune di Ferrara.

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